Tania Moretta per TRISTE©
Lo scorrere del mondo visto dal finestrino di un treno, l’odore del giorno che sta per concludersi, il corpo intorpidito su un sedile poco confortevole per confortare. Ogni giorno un viaggiatore vede scivolare tra gli occhi della mente una storia condita di speranze e paure, di successi e rinunce.
Tra il rumore delle rotaie ed il bagliore di sere calde I Don’t Want To Let You Down diventa la colonna sonora di un viaggio nel viaggio.
L’omonimo singolo apre il nuovo EP I Don’t Want To Let You Down della cantautrice statunitense Sharon Van Etten, composto da cinque brani a cui hanno collaborato Adam Granduciel e Dave Hartley dei The War on Drugs, Brad Cook dei Megafaun e Darren Jessee dei Ben Folds Five. Dopo aver realizzato uno dei migliori album del 2014, Are We There, inizia un nuovo capitolo musicale.
Dalle prime note del singolo comincia il viaggio introspettivo, accompagnato da una voce elegante ed acuta che intona versi toccanti. Le sonorità del folk rock energizzano un racconto di significati melanconici, senza risultare pervasive.
I suoni caldi dell’organetto caratterizzano il secondo brano Just Like Blood. Il viaggio continua con I Always Fall Apart in cui si alterna la dolcezza del piano ad un ritmo “ballad”, creando un paesaggio d’atmosfera disegnato con voce raffinata e delicata. Pay My Debts ricorda qualcosa del country rock, i suoni segnano il passaggio dal reale all’onirico fino all’ultimo brano Tell Me, una versione live che pian piano conclude la strada percorsa dal lavoro a casa, dal viaggio al viaggio, dalla Vita alla propria vita, con le parole dell’ultimo verso “sometimes I live my own life, my own life”.
Il tempo è finito, la voce annuncia la fermata, ci si prepara ad uscire lasciandosi dietro le spalle una nostalgica voglia di tornare all’attimo prima, quando tutto è cominciato per concludersi.
Resta l’unica consolazione di aver inciso quel momento fugace tra le note dell’album.