L’altro giorno stavo mangiando un po’ di focaccia e mi stavo per emozionare. Io che vivo nel paese dell’alta cucina e che sono cresciuto col mito di Gualtiero Marchesi e del cambiamento radicale che diede alla cucina italiana, un approccio storicamente diverso rispetto ai suoi predecessori. Io che mi emoziono col più antico dei sapori.
Sarà che mi piace dilungarmi nel parlare di sapore e, perchè no, ritrovare il sapore particolare di una di quelle band di cui parlammo agli inizi e che abbiamo seguito sempre con piacere lungo questo nostro (loro?) processo di evoluzione.
Si chiama Every Open Eye, e rappresenta ancora una volta, la loro visione genuina ed autentica del synth-pop. Una risposta che non arriva a chi si domandava in quale direzione avrebbe potuto dirigersi il loro sound: virare verso suoni più maturi e profondi, oppure rinfrescare il loro sound.
I CHVRCHES decidono che per il loro nuovo inizio, si debba ripartire dallo stesso sentiero. Make them Gold: che siano le ritmiche, le parole, le dolci e sinuose armonie della voce di Lauren non ci è dato a sapere.
Sembra proprio che il percorso della band sia fatto di cambi repentini di idee e di emozioni: Never Ending Circles, Empty Threat, Bury It, Get Away, Follow You per citare diversi titoli che non rendono chiara l’idea di dove vogliano andare.
Se ci lasciassimo guidare da questo, probabilmente arriveremmo a pensare che questo album non lasci alcuna segno indelebile, ma è quando arriva Leave a Trace che invece si svela l’arcano: la svolta è nel solco che lasciano, fra le righe profonde di una traccia che prende forma.
E ancora, ci lasciamo guidare dal controsenso dei titoli per svelare la più rigogliosa delle scoperte: Playing Dead. Chissà cosa ne pensa Kavinsky di come siano riusciti a rendere le sue armonie così pop.
Alla fine questo album spiazzerà soprattutto quelli che si aspettavano un cambio di direzione netto mentre i CHVRCHES hanno deciso che, per il momento, è meglio scoprire fino a fondo le loro radici. Lasciare un segno facendo in modo che sia ben chiara la loro orma, far si che la loro traccia sia ben definita prima di cambiare direzione. Fare in modo che quel sapore così chiaro e riconoscibile diventi il loro punto di forza.
Come quello della focaccia di casa mia.