Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©
Le sere estive sembrano non finire mai. Soprattutto quelle infrasettimanali.
E se da un lato è un bene perchè la voglia di fare cose aumenta, dall’altro, quando non c’è molto da fare, si è sommersi in questo limbo strano di calore e languore.
Forse anche a causa dello stress delle cose accumulate che non fa che aumentare la mia acidità di stomaco.
E allora verrebbe voglia di essere a casa, quella natale. Al mare, tra gli scogli e il bosco. A vedere i pesci sottacqua e a pensare quanto sarebbe bello che quella percezione di calma dopo la tempesta non finisca mai.
Ecco. Forse questa sensazione è la migliore per descrivere il nuovo EP del duo Hanging Valleys, Fortaleza. Thom Byles (di cui già vi avevamo parlato due anni fa) e Mike Philips si sono incontrati a Londra ed hanno dato vita ad un connubio estremamente interessante.
Non lasciatevi prendere dal nome “estivo” e brasiliano del disco: Fortaleza potrebbe essere un’ottima colonna sonora anche per le serate invernali in cui il freddo esteriore ha bisogno di essere compensato da una forte componente di calore emotivo.
Tre dei brani che compongono l’EP erano già stati rilasciati durante questo 2018 (Fundamentals, Arion e la title track). Ad essi si vanno ad aggiungere The Weight e la strumentale Jaguar Tones. Cinque canzoni ottimamente scritte ed arrangiate, in cui un indie-folk estremamente dreamy e dilatato (qualcuno ha detto Bon Iver?) accompagna l’ascoltatore in un viaggio sonoro di grande impatto già dal primo ascolto.
Nel bel video della title track c’è il mare (ah! il mare..). Ma è il mare tagliato dal vento freddo dell’antartico. Il contrappunto con la delicatezza del pezzo è davvero speciale. Un pezzo che come gli altri mostra quanto Thom e Mike abbiano già raggiunto un livello altissimo di composizione. E sebbene i richiami ad artisti più noti siano chiari, gli Hanging Valleys riescono sempre a reinterpretarli in chiave personale e piacevolissima.
Le serate trascorrono lente e le cose da fare aumentano. Io guardo lontano, accompagnato da questa musica davvero sublime, cercando di pensare al mare e a quando la tempesta, per un po’, si placherà.