Come ho (abbiamo?) menzionato qualche volta, la settimana scorsa ero a Glastonbury. Quello che viene definito da molti come il più bel festival del mondo (se la gioca col Coachella) non è un semplice festival, ma un’esperienza di vita.
Lo dico col ghigno di chi ci è stato due volte e con la consapevolezza che fare glamping a Glastonbury non è da tutti. Si, non ho scritto camping, perché in fondo in fondo, sono un signorotto: non ho campeggiato assieme alle 300.000 persone presenti al festival, ma l’ho fatto nel giardino di casa di Michael Eavis, avendo piena disponibilità del bagno della casa. Glamorous camping, glamping per gli amanti dei neologismi.
Ma a parte questo, Glastonbury è ben altro.