Oltre alla seria difficoltà nel pronunciarlo, mi ci è voluto anche un pò a capire da cosa derivasse questo nome.
Waxahatchee è un torrente che scorre in Alabama, terra natia di Katie Crutchfield, l’artista che si nasconde dietro questo complicato riferimento.
Cerulean Salt è il nuovo lavoro di questa giovane cantante americana. Nuovo perchè è il secondo album, anche se il primo, American Weekend (uscito l’anno scorso) era passato un pò inossertavo ai più: un lavoro un pò acerbo, registrato in poco tempo e molto (molto) lo-fi.
Questo nuovo disco invece, pur mantenendo l’intimità e l’approccio chitarra-voce del debutto, dimostra che Katie in poco tempo è riuscita a guadagnare tantissimo in maturità artistica.
Un album semplice, nel senso più positivo del termine. Dove il trascorso DIY/lo-fi/punkish della cantante è presente, ma ampiamente superato. Se il singolo, Coast To Coast, sembra essere il biglietto da visita per un perfetto album “estivo” à la Best Coast, ascoltando il resto del disco si capisce che dietro Waxahatchee c’è molto di più: una serie di ballads sussurrate, cariche di sentimenti.
E allora mi lascio trasportare nel disco attraverso Dixie Cups and Jars (molto Pixies), la bellissima Blue Pt. II e Swan Dive (giusto per citare alcuni pezzi)
Un disco sorprendentemente bello, da assaporare con calma. Magari cercando di capire come pronunciare Waxahatchee per poter suggerire a qualcuno di ascoltarlo.
Voto: 7,5
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