Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©
Una cosa che ti porti dietro quando arrivi dalla provincia (ah, la provincia..vero Francesco?) è quella strana sensazione di non sentirti mai veramente a casa tua. Specialmente vivendo in una grande (e un po’ disastrata…) città.
Quella sensazione di essere un po’ di passaggio, come i turisti. Anche dopo 10 anni. Anche se, alla fine, sei perfettamente “dentro” la tua nuova vita.
La cosa positiva è che, come un turista appunto, sei pronto a recepire il più possibile dalle esperienze che fai, perchè sai che quelli saranno ricordi che porterai con te. Da un’altra parte.
Tourist In This Town è l’esordio sulla lunga distanza di Allison Crutchfield, dopo l’interessante EP del 2014 Lean In To It di cui già vi avevo parlato su queste pagine.
Allison, sorella gemella di Katie Crutchfield (nota ai più sotto il nome di Waxahatchee), arriva dall’esperienza con gli Swearin’ di cui conserva anche in questa “nuova vita” solista l’approccio DIY.
Ma se le radici pop-punk rimangono presenti in molti pezzi di questo album (I Don’t Ever Wanna Live California, Dean’s Room, The Marriage), come nel precedente EP Allison inserisce synth dai toni cupi che accanto alla forza della sua voce e dei ritmi spesso sostenuti (Broad Daylight, Mile Away) diventano il tratto caratterizzante della sua recente produzione.
In Tourist In This Town le città sono sì presenti, ma sullo sfondo del ricordo di relazioni ormai passate. E come in tutto quello che guardiamo dalla distanza del tempo, spesso la nostalgia la fa da padrona, addolcendo anche i sentimenti negativi provati in passato.
“And I was angry with you, but I still wonder if you miss me” canta Allison nella bellissima Charlie, agrodolce ballad in stile bedroom pop. Le città sono un tutt’uno con le storie passate che non si cancellano dalla memoria: “I can’t enjoy Paris ‘cause I can’t get away from you” recita il testo della struggente Sightseeing.
Tourist In This Town è un mix perfettamente bilanciato di delicatezza, cupezze e ed energia (addirittura spensieratezza, nella solare Dean’s Room) che in qualche modo ricorda la produzione di Mitski, sebbene nel lavoro di Allison Crutchfield siano più marcati il background DIY ed il gusto pop dell’artista.
Che siano le città dove abitiamo, o le relazioni che viviamo, l’importante è assorbire ogni esperienza e lasciarne traccia nei ricordi. Chissà che poi, quando ci guarderemo indietro, tutto ci sembrerà un po’ più bello ed importante.