A qualcuno potrá sembrare strano, ritrovarsi ad ascoltare noise-indie-rock in un blog che recensisce principalmente indie-folk, ma é solo frutto della nostra schizofrenia.
Siamo due teste ed ognuna ne ha una molteplicitá pericolosa. Io sono quello a cui piace il grunge e l’elettronica; l’altro é quello che ama i Pink Floyd. Giá, perché per me la psichedelia é esistita solo nella triade californiana Grateful Dead, Love, Jefferson Airplane.
Chissá come ci sono finito qua, per introdurre i Cloud Nothing, progetto egocentrico di Dylan Baldi giunto da pochi giorni al bel traguardo del quarto disco.
Here and Nowhere Else, é un disco in presa diretta, ti entra sotto pelle, ti esalta e fa quasi venire voglia di ballare. é qualcosa di cui si aveva bisogno: sano noise rock di qualitá.
Il suono asciutto, compatto ed energico si ripete nella maggior parte dei brani da Now Hear In, fino a Quieter Today, passando per Just See Fear, ma sono pezzi come Psychic Trauma, No Thoughts e I’m Not Part Of Me che, a dispetto dei titoli, mostrano delle vene melodiche molto piacevoli. E soprendono.
Un album che scorre veloce e che in un periodo di rilassamento da bulimia folk, ricopre l’importantissimo ruolo di risvegliare le sinapsi di certe aree cerebrali.
Voto 8. Take it easy, man.
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