Marica Notte per TRISTE©

Sono ritornata da poco a Roma. Per un lungo periodo sono stata in una terra a non molti chilometri di distanza, anche se una volta arrivati lì, Roma sembra lontanissima. Certo non lontano come la Nuova Zelanda, che per arrivarci non basta più un treno, non basta nemmeno prendere un solo aereo.

E la Nuova Zelanda è il paese di provenienza della band che ieri sera ha aperto ufficialmente la quarta stagione della mai troppo elogiata rassegna Unplugged in Monti: Tiny Ruins.

Una piccola nota di sincerità: non avevo mai ascoltato nulla di questa band, prima di ieri sera.. ma oggi, a distanza di poche ore, posso dire che sarà ufficialmente nelle mie personal playlists.

Tiny Ruins nasce inizialmente come progetto musicale delle sola Hollie Fullbrook la quale, prima di allargare la band con Cass Basil e Alexander Freer, vede una collaborazione musicale con  A Singer of Songs (nostra vecchia conoscenza), progetto di origini belghe ma di base in Spagna (di preciso Barcelona) da cui nasce  nel 2010 anche un EP, Little Notes.

Le canzoni del loro ultimo album, Brightly Painted One (2014) vedono come protagonista indiscussa la voce di Hollie, la quale sembra ricordare vecchi timbri blues e vecchie avventure vissute da piccola nella sua terra e da adulta in Italia (anche se per soli 5 mesi).

Bastano poche canzoni per apprezzare la delicatezza della sua melodia, che sembra riprodurre, anche solo per poco, l’effetto di un eco notturno. Questo lo si può ascoltare nella bellissima e breve Days are Long, Nights are Longer come anche in Adelphi Apartaments o Running Through the Night.

Prima di ripartire per il loro tour, che come seconda ed ultima tappa italiana Padova (il 21 settembre), i Tiny Ruins, oggi, saranno in giro per Roma, forse visitando uno dei posti consigliati dal pubblico….. Con Unplugged in Monti, invece, ci rivedremo Giovedì prossimo.

Sempre se non riparto.

P.S. Come sempre ringraziamo Carmen per i video di questi live