Whitney @Monk Club- Roma, 7/6/2017

Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Siamo all’inizio dell’estate e a Roma fa già molto caldo, i grandi festival europei portano in tour molte band d’oltreoceano e io non vedo l’ora di andare al mare.

Le tre cose non sembrano necessariamente collegate, ma la prima fa sì che la sera abbia ancora più voglia del solito di uscire per assistere a qualche concerto, la seconda che possa vedere band che non girano tutti i giorni in Italia e la terza che io voglia (in assenza del mare) sentire qualcosa di “fresco”.

Il concerto degli Whitney al Monk può essere il giusto riassunto di tutto questo.

La band di Max Kakacek e Julien Ehrlich (batterista degli Unknown Mortal Orchestra) arriva a Roma per portare in tour il bellissimo Light Upon the Lake, debut uscito lo scorso anno suscitando grande entusiasmo in pubblico e critica (e inserito da me tra i migliori dischi del 2016).

In arrivo da Primavera Sound e Filed Day Festival e diretti al NOS Primavera Sound di Porto, gli Whitney piazzano 4 date italiane in cui raccolgono quanto seminato con il loro ottimo esordio.

Formazione al completo (ben 6 elementi) e Julien piazzato davanti a tutti con la batteria e la sua voce in falsetto, la band di Chicago apre il live trasportando immediatamente il pubblico nelle proprie coinvolgenti melodie, tra anni ’70 e folk-pop contemporaneo, con Dave’s Song e No Matter Where We Go.

E’ quando i pezzi si fanno più “orchestrali”, grazie anche all’ingresso della tromba, che gli Whitney danno il meglio del loro repertorio: succede con l’ottima Polly, con The Falls, o con la splendida Golden Days, “singolone” del disco, che sembra fatta a posta per portarci verso l’Estate.

Certo i pezzi a disposizione della band statunitense non sono molti, ma gli Whitney “rimpolpano” la setlist con alcune cover, tra cui le riuscitissime You’ve Got a Woman (dei Lion) e Magnet (degli NRBQ), e con l’inedita Rolling Blackout.

Il live si conclude poi con la prima traccia di Light Upon the Lake, la bellissima No Woman, ballad fuori dal tempo dal sapore di mare, di sabbia e di West Coast.

Spero di raggiungere presto il mio mare e la mia sabbia, e togliermi per un po’ dal caldo romano. Nel frattempo queste belle serata non fanno che addolcire l’attesa.

 

 

2 pensieri su “Whitney @Monk Club- Roma, 7/6/2017

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