Cominciare una nuova vita può significare molte cose. Svegliarsi alle 7 del mattino per andare a comprare croissants, pains au chocolat e brioches au sucre, potrebbe non essere un inconveniente, tutto sommato. Non, come ad esempio, trovarsi nel mezzo della strada a chiedersi dove si trovi il Boots più vicino, dove sia il posto più carino dove fare il brunch, l’afternoon tea. Capire dove servano le migliori ales.
“I should have known better, nothing can be changed, the past is still the past, the bridge to nowhere“.
E mi risveglio a Lourmarin, nella dolce valle del Luberon, direzione Marsiglia. Nelle orecchie il nuovo album di Sufjan Stevens, senza dubbio uno dei più grandi artisti della sua generazione. Cito un Tumblr che ha colto nel segno creando il motto: “between hipsters and god there is Sufjan Stevens“.