Forse è  vero che l’amore può disintegrare i diamanti. Speriamo che alla De Beers non lo scoprano mai.

Love’s Crushing Diamond è però una perla, uno di quei regali della natura frutto di un processo lungo, estenuante. Il debut album del progetto di Jordan Lee sembra voler chiarire una volta per tutte quanto il talento, la genuinità delle emozioni siano caratteristiche indispensabili dell’essere indie folk nel 2013.

Già perché nel magma di artisti folk che risultano interessanti al primo disco, il rischio più grande è quello di fondersi, o solidificarsi.

Se poi decidi di partire da principio come un nuovo disco degli Slint per poi diventare un po’ Fleet Foxes (Strong River) salvo poi diventare un Andrew Bird in chiave pop (Advanced Falconry) allora il gioco si fa duro..fermi un attimo..Andrew Bird.. Advanced Falconry?! E se non fosse solo un caso?

Ad ogni modo il disco é veramente una sorpresa, quando ad esempio riesce a trovare nuovi equilibri grazie a nuove voci (That Light That’s Blinding) quasi à la Jens Lekman, ulteriore dimostrazione delle capacità della band.

L’album si riempie di altre tre canzoni che non fanno altro che migliorare le emozioni della prima metà del disco: Lets Play/Statue of a Man in cui “my heart seems so temporary”; CL Rosarian, in cui archi vellutati accompagnano cantati soffici e accomodanti in quello che forse è il “pezzo” del disco; infine, Strong Swimmer, un saluto che ci accompagna dolcemente per 7 minuti.

7 come le canzoni di questo debutto, e un modo semplice e sintetico per conquistare il nostro cuore. L’amore non disintegra i cuori, semplicemente li disarma, e ci rende vulnerabili.

Voto 8.5. Si vola alti, qua.