Club Night – Hell Ya

Giacomo Mazzilli di TRISTE©.

500 grammi di farina, 100 grammi d’olio d’oliva, qualche cucchiaio di rosmarino secco, 125ml di acqua, un uovo, sale quanto basta.

Non sto dando i numeri, ma la ricetta dei taralli. Quelli lucani, come il 50% del sangue che scorre nelle mie vene. Quello che mi ha portato a fermarmi a Picerno, sulla strada verso Gallipoli, qualche mese fa. Là ho scoperto l’eccellenza dei peperoni cruschi.

Se parlo di taralli lucani, è soprattutto perché è grazie a loro che sono a scrivere questa recensione. Sostenuto dall’opportunismo svergognato di un mio amico che si fa chiamare Vieri. Stavamo discutendo di nuove band, nuove uscite, dischi che abbiamo clamorosamente mancato di recensire e perché no, dischi che vogliamo recensire il prima possibile.

Citando a caso: Sampha, Alvvays, Kurt Vile e Courtney Barnett, Ghostpoet e Courtney Mary Andrews. Se ci conoscete sapete bene chi parlava di chi, altrimenti, ecco le risposte: Io, Io, Vieri, Io, Vieri.

Ma adesso vi parlo dei Club Night, band di Oakland che ha appena esordito con l’EP Hell Ya . Shear, Rally, Well, Hair  e Work. 5 pezzi quasi monosillabi per dare un nome alle loro composizioni pop che strizzano l’occhio ad Architecture in Helsinki e Los Campesinos e, conseguentemente, fanno breccia nel mio cuore.

Shear sembra uscita da We are beautiful, We are doomed, e lo stesso la lunga e sperimentale Work, che non manca di sorprendere. Well, con quelle linee di basso mi riporta alla mente In case we die, mentre il singolo Rally si pone esattamente nel mezzo. Tutti brani energici e ben tirati, anche negli 8 minuti di Work. Ci sono tante idee che potranno essere affinate col tempo.

Chissà se ad Oakland hanno mai aspettato 50 minuti per sfornare i Taralli, chissà se li hanno mai assaggiati. Penso a Napoli e a Mergellina, ai taralli da accompagnare con una Peroni fresca. Penso alle mie calanques, a Les Goudes e le panisses sorseggiando un rosé o un pastis di Bardouin.

Forse il tempo sarà dolce con i Club Night proprio come lo è con i peperoni cruschi.

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