King Hannah – Tell Me Your Mind And I’ll Tell You Mine

Francesco Amoroso  per TRISTE©

Quando ho ricominciato a fare radio per la prima volta dall’avvento di internet (tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 la situazione era decisamente differente) ho preso l’abitudine di passare molto tempo in rete alla ricerca di band e artisti sconosciuti o all’esordio, da passare nella mia trasmissione.

Era, naturalmente, un modo per avere sempre contenuti freschi e non scontati, ma anche una buona scusa per scoprire cose nuove prima che ci arrivassero gli altri (e potermene, magari anche solo tra me e me, vantare un po’).
L’abitudine è divenuta così radicata che anche adesso che non frequento le radio da un po’, continuo a cercare e ascoltare band nuove, brani di artisti all’esordio, proposte musicali che arrivano da etichette e webzine di cui ho imparato a fidarmi.

Ogni tanto arriva il colpo di fulmine. Con Crème Brûlée dei King Hannah è andata esattamente così.

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The Reds, Pinks and Purples – You Might Be Happy Someday

Francesco Amoroso  per TRISTE©

La possibilità che tutti potreste essere felici un domani è, tutto sommato, un’ipotesi che, di questi tempi, suona davvero come molto ottimistica.
E’ il segno dei tempi.
“You Might Be Happy Someday”: un titolo del genere, solo qualche mese fa, sarebbe suonato come l’ennesima dichiarazione triste e deprimente, un manifesto “miserabilista”, uno slogan da scrivere sulle magliette portate da giovani troppo autoironici, dal volto cupo e dallo sguardo sempre rivolto verso terra.

Ora, invece, la sola idea che, magari non subito ma prima o poi, in un futuro non necessariamente troppo lontano, potremmo arrivare a essere felici (anche se solo per un po’) sembra quasi essere un esercizio di ottimismo della volontà.

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Boy Pablo – Wachito Rico

Carlotta Corsi per TRISTE©

Sto giocando a questo videogioco e sono anche piuttosto bravina.
Da piccola facevo schifo. Mi sono chiesta cosa sia cambiato da allora.
Vabbè insomma, c’è questo tizio che deve arrampicarsi su una parete fatta di blocchi.
Ogni notte quando si addormenta e inizia ad avere questi incubi, se cade muore anche nella vita reale.

Io di incubi ne faccio davvero tanti e quando mi hanno regalato questo gioco ho pensato che in un qualche modo se avessi superato le sfide avrei potuto finalmente sognare mucche e maialini.
La storia dietro il videogame è avvincente e ha a che fare con tradimenti e relazioni, quelle tra adulti che, diciamocelo francamente, sono molto meno spensierate rispetto a quelle che si avevano da ragazzini.

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Beabadoobee – Fake It Flowers

Emanuele Chiti per TRISTE©

Pochissimo tempo fa ho avuto modo di parlare del nuovo album di Bully, Sugaregg, su queste stesse pagine virtuali, facendo riferimento tra le righe al grande successo social della musica di Beabadoobee, al secolo Beatrice Kristi Laus.
Un successo fatto di visualizzazioni e passaggi in streaming che hanno reso la cantautrice britannica di origine filippina in breve tempo una star del web e non solo.

Classe 2000, quindi pienamente appartenente alla cosiddetta Generazione Z di cui incarna in pieno peculiarità sia estetiche che di fruizione della propria arte.
La “novità” di Beabadoobee è stata quella di riportare in auge delle sonorità che riportano totalmente agli anni ’90, dalla prima all’ultima intuizione e nota.

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Sean O’Neill – s/t EP

Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Non è facile tornare a casa dopo tanto tempo.

Non è facile riprendere quello che si era lasciato indietro, perchè le cose nel frattempo sono andate avanti, anche senza di noi. Parenti, amici, luoghi: nella nostra memoria sono cristallizzati in un presente infinito. Ma non è così. E affrontarlo può fare un gran male.

È forse (anche) questo diventare adulti?

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