Non lo dimenticherò facilmente.
Era una notte di inizio settembre del 1987. Di lì a qualche giorno avrei cominciato il mio ultimo anno di scuole superiori. Nel mio letto, appena tornato a casa dalle lunghe vacanze estive, mi accingevo a godermi qualche ora di RAI Stereonotte.
L’ascolto notturno, al buio, del mio programma radiofonico preferito era un rito che andava avanti da un paio di anni, e, quella sera, ero particolarmente emozionato: ero certo che qualcuno degli straordinari speaker che si succedevano nell’arco della nottata, avrebbe mandato un brano dal nuovo album degli Smiths, Strangeways, Here We Come, vista la sua imminente uscita.