TRISTE© Best of:2012

Eccoci qua. Siamo arrivati alla fine di questo 2012. E per la prima volta dall’inizio di questa nostra (piccola) avventura, TRISTE© è riunito sotto un unico tetto (non a Roma, non a Londra, ma nella nostra comune città natale) per scrivere un post a quattro mani su quelli che a nostro avviso sono stati i migliori album dell’anno che si è appena concluso.

Fare questo genere di “classifiche” è sempre complicato: ognuno ha i suoi gusti, ognuno ha ascoltato solo una porzione di tutti i dischi usciti e ognuno, per i motivi più disparati, si è fissato con qualche disco in particolare, che più di altri gli è entrato dentro. Dato tutto questo, mai ci sogneremo di dire che quelli da noi scelti sono i Migliori Album in assoluto. Sono i nostri. Quelli che personalmente ci hanno più appassionato, quelli che più abbiamo ascoltato. Anche perché, come detto, non è che abbiamo sentito tutte le uscite del panorama musicale 2012. Ma facciamo difficoltà a pensare che qualcuno l’abbia fatto. Però un bel po’ di musica è passata dalle nostre orecchie. E speriamo che un pò di questa, tramite noi, sia arrivata anche a voi.

Per questo abbiamo cercato di fare un piccolo riassunto di questo anno, proponendovi quella che a nostro avviso è la top 5 (sulla quale c’è stato, stranamente, unanime accordo – a parte per “Maria Antonietta”) e aggiungendo alcuni dischi che, senza dare una precisa graduatoria, sono comunque da considerare tra le migliori uscite del 2012, o quantomeno tra le più interessanti. Ancora, per quanto riguarda la top 5: avremmo potuto, come tanti, stupirvi con effetti speciali, infilare album che hanno ascoltato in 5 persone o che sono stati hype immotivati per qualche singolo azzeccato.

Noi pensiamo che un album, per essere considerato tra i “Best of:” debba essere bello tutto. Meglio un disco con tutti pezzi da 7,5 che uno con due pezzi da 9 e otto pezzi da 6 scarso. Noi siamo nemici della statistica un po’ come Bukowski. E ancora: nella top 5 abbiamo messo non solo quello che più ci è piaciuto ma, cercando di guardare dalla distanza rispetto ai gusti personali, abbiamo inserito gruppi che effettivamente hanno avuto un impatto generale. Per concludere con le premesse e chiarire definitivamente con un esempio: noi pensiamo che il disco dei Portico Quartet e quello degli Islet siano nella top 5, ma effettivamente pensiamo che non debbano essere inseriti in questa, perchè, per motivi diversi, tali gruppi sono rimasti in una nicchia più ristretta.

Quindi basta. Eccovi il nostro 2012.

TRISTE© Top 5

5) TOY – TOY

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Un disco di genere. A qualcuno non piacerà. Ma bisogna ammettere che i TOY hanno riportato le sonorità new wave/shoegaze alla ribalta con un album coinvolgente, che trova nella dimensione live il suo pieno potenziale.

 

4) The Tallest Man On Earth – There’s No Leaving Now

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Il Mattson ha ancora una volta donato il proprio contributo alla musica contemporanea portando più in alto l’asticella della qualità, ma questo volta si è servito di strumenti nuovi (piano) senza perdere consistenza. Il disco della Maturità.

 

3) Alabama Shakes – Boys & Girls

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Il quartetto di Athens (AL) ha il grande merito di riportare alla luce un sound blues come non si sentiva da tempo e di cui avevamo bisogno. La voce di Brittany scalda il cuore dal primo fino all’ultimo secondo di questo album indispensabile (nel senso di non-dispensabile).

 

2) Allo Darlin’ – Europe

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Va bene, è il solito gruppo indie-pop. Ma il livello è estremamente alto. Noi non riusciamo a smettere di ascoltare questo disco, che scivola piacevolmente su ogni pezzo, ben fatto e mai ripetitivo. Poche volte tanta qualità è concentrata in un solo album.

 

1) alt-J – An awesome Wave

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A volte la scelta migliore è quella (forse) più semplice. “An Awesome Wave” rappresenta al meglio questo concetto: sebbene possiamo ancora definirci sull’onda dell’hype (tutti ne parlano, molti lo hanno amato), non si può negare che in questo momento sia il massimo che l’indie-pop-rock abbia da offrire alla scena musicale. Un disco destinato a marcare una linea netta nell’evoluzione della musica moderna e a cui, in futuro, molti si ispireranno.

Questa era la nostra Top Five, ma molti sono i dischi che a malincuore abbiamo escluso o che comunque riteniamo meritevoli di nota/attenzione.

Eccovi un piccolo elenco:

  • Grizzly Bear – Shields  Psichedelia-rock d’autore.
  • Islet -Illuminated People Rumorosi con criterio. Stylish.
  • Portico Quartet – Portico Quartet Il Jazz incontra la melodia. Capolavoro.
  • Maria Antonietta – Maria Antonietta Tra Vanoni e PJ Harvey. Disco italiano 2012.
  • Spector – Enjoy It While It Lasts Un po’ Buddy Holly un po’ New Order. Nel 2012.
  • Mumford & Sons – Babel Altro grande disco per la band Britannica.
  • Grimes – Vision Il disco della consacrazione per il folletto canadese.
  • Jessie Ware – Devotion La nuova Florence Welch.
  • Chilly Gonzales – Solo Piano II Secondo disco di classica per il poliedrico artista.
  • Kindness – World You Need a Change of Mind Back to Funk, con classe.

Questo è il 2012, per TRISTE©. Concludiamo finalmente il nostro post congiunto, prima di tornare chi a Roma, chi a Londra, e vi lasciamo con un augurio per il nuovo anno:

Don’t be sad, be TRISTE©

4 pensieri su “TRISTE© Best of:2012

  1. Pingback: Elizabeth Morris (Allo Darlin’) + Ola Innset (Making Marks) @ Unplugged in Monti @ Black Market (Roma) – 21/11/2013 | Indie Sunset in Rome

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