Alt-j + Wolf Alice @Forum di Assago, Milano 14/02/2015

Roma e Milano, Milano e Roma. Si sa, c’è un po’ di tensione campanilistica tra queste due città. Modi diversi di approcciare la vita, città tra loro molto diverse per architettura, storia e clima. Tutto questo genera da sempre una competizione per una qualche sorta di primato non ben identificato.

Io vivo a Roma, ma lo scorso week-end l’ho passato a Milano. Cosa posso aggiungere a questa disputa? Che io sono Toscano e quindi “m’importa una sega”.

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Old Wave – Old Wave

Marica Notte per TRISTE©

La frase che mi capita più spesso di sentire dalle persone che conosco, e anche da quelle conosciute relativamente da poco, è questa: “Mi sarebbe sempre piaciuto scrivere un libro”. La cosa interessante è che non sento dire, come sarebbe più logico, “mi piacerebbe”, lasciando quindi aperta ancora qualche possibilità di realizzazione, bensì “mi sarebbe sempre piaciuto”, lasciando spazio solo alla mera immaginazione e a pensieri del tipo “avrei voluto ma…”.

Anche a me piacerebbe scrivere un libro, ma per il momento credo di essere arrivata a una conclusione rilevante: non ho nulla da dire. Perché, a mio avviso, se non si ha qualcosa da dire, da raccontare con intelligenza e con un pizzico di storia, allora è meglio continuare a leggere quelli degli altri. È meglio continuare a fantasticare.

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TristeLondra – Top10 2014

Il 2014 é stato un anno particolare per me: ho cambiato lavoro, ho deciso di cambiare vita e ho deciso di andare a vedere live Michael Buble. Stasera.

Sono tutte cose che potrei facilmente descrivere come scelte di cuore. Soprattutto l’ultima, non perche’ sia affetto da qualche sindrome particolare, quantopiú sensible al fatto che la mia ragazza e mio suocero mi farebbero nero se non andassi con loro a vedere lo show del canadese.

Canadese come una band che mi ha particolarmente attratto quest’anno; si chiamano ALVVAYS – li chiamai ALLVAYS nella prima stesura del post sul loro nuovo album, una band che ho visto pure live ad aprire i Real Estate e che mi ha impressionato non poco. Canadese come Caribou, quello del disco di elettronica dell’anno.

TristeLondra Best of 2014

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Alt-J – This Is All Yours

Le buone e cattive giornate si alternano, così come i dischi. Può succedere sia il caso o qualche connessione sinaptica a decretarne il mood, ma c’è una certezza: questo alternarsi, questa soggettività, This Is All Yours.

Il primo disco degli Alt-J è stato un capolavoro. Fin dall’inizio (il dizionario del mio telefono cambia automaticamente “fin” in “gin”. Forse devo rivedere le mie abitudini) lo accostai ad un grandissimo debut album del 2005: Silent Alarm dei Bloc Party. Quello che personalmente ritengo essere uno dei migliori dischi della decade.

In molti penseranno si tratti di un errore madornale, ma sfido chiunque a trovare due dischi che, contestualizzati, riescano ad offrire un migliore punto di vista della musica degli anni in cui sono stati concepiti. L’intensità, la costanza, la qualità dei brani ha fatto si che i BP non riuscissero più a produrre niente di interessante (si ok, due o tre pezzi, ma Silent Alarm non contiene nemmeno un mezzo passo falso), mentre ∆ (sulla tastiera del mac alt+H, ndr) si ritrovano in tre, avendo perso uno dei membri fondatori della band.

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Young Fathers – Tape Two – EP – 2013

Young Fathers: The best Scottish rap group in the world…ever! (cit.) Ah-Ah.

Originari di Edinburgh (per la prima volta non recensiamo un gruppo scozzese di Glasgow!), questo trio rap che è appena uscito con il secondo EP a distanza di pochi mesi dal predecessore Tape One (che fantasia), mi è stato consigliato dagli Alt-J.

young-fathers-tape-two

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