Cool Explosions – s/t EP

Carlotta Corsi per TRISTE©

Qualche mattina fa ero stranamente libera da impegni e mi sono recata in corso Buenos Aires, qui a Milano, e ho fatto l’enorme errore di entrare in profumeria: sì, perché io, dentro ai quei posti, ci perdo i sensi, l’orientamento e spesso anche la giornata.

Insomma, mentre cercavo invano una via di fuga dalla trappola che fondamentalmente io stessa mi ero tesa, la commessa ha iniziato a ricoprirmi di fragranze e a spiegarmi come si deve “sentire” il profumo giusto per la propria pelle, parlando di note di TESTA, di CUORE e di note di FONDO: ovviamente la scimmietta nel mio cervello ha iniziato un po’ a fare le capriole e a suonare i piatti a suo piacimento, però così facendo non solo ho trovato una via di fuga estemporanea dalla realtà, ma ho riattivato anche i neuroni ed ho collegato la descrizione delle note dei profumi al canto, ai vari registri vocali e a come si dividono, esattamente così, come nei profumi, anche se ecco, magari, la voce di petto non è quella “de core”.

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Little Rivers – Weights

littleriver_weightsVieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Quando ero giovane (no, a 32 anni non si è più giovani. Facciamocene tutti una ragione) avevo molti momenti durante la giornata in cui potermi dedicare totalmente all’ascolto della musica.

Non che avessi poche cose da fare, anzi, ma la musica era il modo principale in cui riempivo i, seppur pochi, momenti di pausa dalle mie molte altre attività.

Ora è tutto più difficile.

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Surma

Ogni prima Domenica del mese musei e altre aree di interesse culturale statali sono aperti gratuitamente al pubblico. Tutto molto bello.

A Roma, però, questo si concretizza, fondamentalmente, in due modi: stare ore in fila ad aspettare (tendenzialmente sotto un sole mortale) oppure camminare incessantemente come nomadi da una parte all’altra della città in cerca di vari musei totalmente sconosciuti a cui pensi che nessuno sarà andato vista l’abbondanza di meraviglie nella capitale italiana.

E poi li trovi quei musei. Ed effettivamente non c’è nessuno. Perchè sono chiusi da due anni.

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Jamie XX – In Colours

Quando penso all’elettronica di oltre manica, ci sono tanti nomi che mi vengono in mente, ma se dovessi pensarne uno che mi fa pensare a talento, coolness e iper-attualità, mi viene da pensare a Jamie XX.

Infatti, mi riesce difficile pensare che si tratti del primo vero album di Jamie Young. Sì, perché anche se di debut-album si tratta, tutto si può dire, ma non che sia uno sconosciuto.

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East India Youth – Culture of Volume

Si dice che il talento sia una dote naturale, difficile da riconoscere. Per quel che mi riguarda, conosco un solo modo per riconoscerlo, osservandolo dal vivo.

Lo dico pensando al Field Day 2012, quello in cui un’artista di primo pelo venne messo in una delle prime slot delle 12 salvo poi essere richiamato in fretta a furia per una seconda chance alle 16 in un palco più grande. Merito della performance incredibile regalata qualche ora prima.

Oggi, mentre combatto la mia dipendenza dal tè verde – sto sorseggiando la terza tazza della mattinata – vorrei spendere due parole a proposito di East India Youth, uno dei miei artisti contemporanei preferiti che è appena giunto al favoloso traguardo del secondo disco. Dico favoloso perché di questi tempi riuscire a dare un seguito a un buon esordio è privilegio di pochi.

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