Certe cose ci portano altrove. A me succede ogni qualvolta ho un colpo di fulmine per un nuovo disco, un nuovo artista; succede ogni volta che prendo un taxi a Roma.
Lo scopro in un caldissimo pomeriggio di Agosto, uno di quelli in cui l’aridità della terra e la prepotenza del maestrale hanno giocato un ruolo fondamentale nel trasformare in barbecue 3300 ettari di vegetazione provenzale.
Ieri mi sono addormentato col “profumo” di pino bruciato e gli occhi pieni di fumo.