Kadhja Bonet – The Visitor

kadhjabonetFrancesco Amoroso per TRISTE©

Non passa un giorno senza leggere su qualche rivista (spesso on line) un’invettiva contro i social network o un’inchiesta su quanto internet sia dannosa per l’umanità.

Forse, al netto del solito catastrofismo e del sensazionalismo che le testate giornalistiche hanno ereditato proprio dalla rete, queste affermazioni non sono del tutto infondate, ma, personalmente, continuo a ritenere internet e i social network un semplice mezzo che assume caratteristiche positive o negative a seconda dell’uso che se ne faccia.

Una delle innovazioni per me più straordinarie portate dai social network è, in ogni caso, l’opportunità (una volta una pura chimera) di entrare in contatto con artisti e musicisti che amiamo.

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Cocteau Twins – Treasure

cocteautwins_treasureFrancesco Amoroso per TRISTE©

Quando ho ascoltato per la prima volta la voce dell’Angelo?

Come tutte le domande che riguardano gli angeli, plausibilmente anche questa è piuttosto oziosa. E, di certo, benché mi ostini a scavare nella memoria, non riuscirò a dare una risposta definitiva e certa.

Ma, del resto, in fondo, cosa importa?

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This Mortal Coil – It’ll End In Tears

Francesco Amoroso per TRISTE©

Sulla copertina, immancabilmente virata seppia, scelta da Vaughan Oliver per il primo lavoro del progetto collettivo dell’etichetta 4AD chiamato This Mortal Coil, c’è una figura femminile, con gli occhi chiusi, persa in una densa nebbia che le avvolge il corpo rendendolo quasi immateriale.

Altrettanto immersi nella nebbia sono i miei ricordi riguardo al momento in cui mi sono imbattuto nei This Mortal Coil e in It’ll End In Tears, l’album del 1984 che riassume in sé gli elementi distintivi, estetici e musicali, dell’etichetta 4AD di Ivo Watts Russell.

ThisMortalCoil_ItllEndInTears

È probabile che sia stato semplicemente un incontro inevitabile, perché con band come Cocteau Twins, Cindytalk e Dead Can Dance era destino che qualsiasi appassionato di certe sonorità oscure, in breve tempo, si innamorasse di un’etichetta così fortemente caratterizzata e provasse (con tutte le difficoltà dell’epoca) a non perderne neanche un’uscita.

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