Arcade Fire @Earl’s Court Exhibition Centre – London 6-06-2014

Difficile definire una serata del genere. Da un lato, perché mi ha regalato emozioni talmente forti e profonde che mi trovo quasi in imbarazzo a descrivere (cercherò col sarcasmo di evitare di esprimerle appieno); da un lato, perché in più di un’occasione, ma soprattutto alla fine del live, si è avuto l’impressione di essere parte della storia. Un po’ come essere a Wembley nell’86 per i Queen o giù di lì. (Si, sono stato un fan dei Queen a suo tempo, poi ho conosciuto Billy Corgan e Kurt Cobain).

On top of that, non succede molto spesso di trovarsi in un palazzetto storico, con 20,000 persone a sostenere una band – La Band – sapendo che potrebbe essere l’ultimo live di sempre all’ECEC.

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La Band, dato che senza dubbio gli Arcade Fire sono la band migliore del panorama indie-rock-pop attuale, a seguito di un album (Reflektor) che ho apprezzato moltissimo anche per la capacità di esplorare terreni e direzioni nuove senza per questo perdere in intensità, classe, creatività.

Il live è il risultato naturale di un’evoluzione che ha preso inizio nel 2001 a Montrèal, CA, e che li ha visti protagonisti di un escalation in termini creativi e di successo: inutile negare che siano diventati la più grande indie rock band della decade.

Nel tempo però sembra che il sestetto abbia saputo ammettere il proprio successo e questa consapevolezza è riuscita a donare un’autorevolezza epica ai loro live. Due anni fa li vidi alla LG Arena di Birmingham e ne rimasi colpito ma non come questa volta.

Ad Earl’s Court ci siamo trovati di fronte uno show pop divertente, bello, intenso e lieve come solo una band al massimo delle proprie capacità e della propria maturità riesce a regalare. Uno spettacolo che ti lascia senza parole non per il fatto che non riesci a trovare il modo di descriverlo, ma soprattutto per il fatto che tradurre in parole la semantica dell’evento finirebbe con l’inquinare la purezza del sentimento stesso. Un po’ come cercare di descrivere Pippo Inzaghi come calciatore.

PS: Per la cronaca, questa è stata la setlist. Io sulle note di Wake Up stavo per piangere, mi era successo solo due volte prima di Venerdì: per Arthur Lee and The Love a Firenze e per i Wilco alla Roundhouse. Vuol dire che lo metto fra i primi tre live che abbia mai visto? Forse si.

 

 

3 pensieri su “Arcade Fire @Earl’s Court Exhibition Centre – London 6-06-2014

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