The Very Most – Things Too Obvious To Sing

The Very Most li scoprii grazie alla loro cover di It’s Not Unusual, quella di Tom Jones resa famosa da Carlton Banks. Non so nemmeno per quale motivo riuscii a trovarla. Probabilmente feci quello che l’altro giorno ho fatto per Cupid di Sam Cooke. Pezzo da brividi, Cupid.

Uno di questi giorni scriverò una lettera a qualcuno. Mi ricorderò di farlo, un po’ come, alla fine, mi sono ricordato di parlarvi di loro, The Very Most.

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Waterstrider

Durante le vacanze natalizie ero in macchina con #TristeRoma, stavamo andando a comprare un prodotto tipico delle nostre parti e, come nostro solito, stavamo andando proprio nel paese di produzione (un po’ come quando prendiamo l’autostrada per andare a fare colazione qui,  Ah-ah).

Mentre guidavamo, alla radio passava una canzone che abbiamo riconosciuto solo dopo qualche sforzo, si trattava di una cover di Search and Destroy degli Stooges, un capolavoro senza tempo che ne “Le avventure acquatiche di Steve Zissou” è il chiaro protagonista di due minuti di cinema stellare. O almeno è quello che pensiamo entrambi.

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NAVVI

Quando passi le ore ad ascoltare il progetto di Jordan Lee (Mutual Benefit), è difficile ascoltare altro. Un po’ come mi era successo per il disco dei Washed Out, non riesco proprio a fare a meno di ascoltarlo dall’inizio alla fine, o di mettere qualche pezzo in repeat all’infinito.

Per staccarmi da questa dipendenza cronica, avevo bisogno di uno shock, qualcosa di veramente diverso. Ed ecco allora NAVVI, duo electro-pop di Seattle (già, quella splendida città che oltre al basket di Kemp e Payton ci ha regalato tanta musica), che produce un electro-pop dall’accento un po’ dark, voci eteree ad effetto eco e una sapiente cura dei dettagli.

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Sam Airey – Sam Airey

Qualche sera fa, dopo 5 anni di attesa, sono andato a cena in un posto meraviglioso. Era parte di una promessa fatta a me stesso, conclusasi con una dozzina di Madeleine appena sfornate in onore di Proust e della memoria che non ci lascia mai, annaffiate da un Lagavulin per celebrare Fabio Montale e i richiami del mare, che non mi hanno mai lasciato.

Chissà cosa vorrà dire con questa intro.. beh, il punto è piuttosto facile da capire: bisogna saper aspettare, senza dimenticare mai.

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