No. Non si può cambiare il passato.
O almeno, non in senso stretto. Però possiamo cambiare il modo in cui guardiamo ad esso. Possiamo cambiare il “colore” dei nostri ricordi.
E partendo da nuove consapevolezze, affrontare il futuro.
Francesco Amoroso per TRISTE©
L’introduzione alle mie “classifiche” di fine anno potrebbe, sostanzialmente, essere identica a quella scritta nel 2017: durante le vacanze natalizie da quando ero ragazzino mi sono sempre divertito a stilare una classifica e riepilogare, per me stesso, l’anno appena trascorso in musica, ma da molto tempo a questa parte non solo i miei ascolti si limitano a ciò che mi piace e che seguo (e, quest’anno, vista la chiusura de L’Attimo Fuggente, ho ulteriormente ristretto la mia ricerca musicale), ma le classifiche hanno perso sempre di più il loro senso e ormai non vengono più stilate per mostrare tanto lo stato di salute della musica quanto la capacità del redattore di scovare artisti di nicchia e spaziare tra più generi.
È ora di fare in conti con il 2018. Ma prima di noi di TRISTE©, come sempre siete voi, i nostri lettori, a dare il buon esempio.
Eccovi “La vostra TOP 5”.
Non credo che mi stancherò mai di trovare lungo la traiettoria del mio sguardo il profilo sontuoso del vulcano alla cui ombra si svolge la mia vita. È un panorama che non possiedo dalla nascita e di cui godo da qualche lustro, ma lo considero ormai parte fondamentale delle mie giornate. C’è un fascino e un senso di regale maestosità che difficilmente si riesce ad esprimere se non si ha avuto la possibilità di vederlo dal vero e che si acuisce quando penso al nucleo bollente nascosto al suo interno. Continua a leggere
In questo caldo appiccicoso di inizio Luglio, fatico a ritrovarmi.
Le notizie si intersecano e non riesco a definirne il senso. Nel giro di cinque minuti: profonde preoccupazioni e ansie, poi nuove prospettive. Quando ho visto uscire la data di Bologna degli Smashing Pumpkins, ho perso la testa. Tornare a Bologna 18 anni dopo, quando ero un ragazzino del liceo che iniziava ad amare il rock alternativo.
Ricordo ancora la faccia del tipo che a Firenze diceva: “Smasci Panchi? Fooooorte!” Continua a leggere