Francesco Giordani per TRISTE©
Per il suo dodicesimo album in studio Neil Hannon si diverte e non poco a sparigliare le carte, con il solito garbo ma anche tanta malizia. Office Politics, sin dalla copertina, sembra in apparenza riallacciarsi al filone più bizzarramente “umoristico” del Nostro, portato in trionfo nove anni fa dal felicissimo Bang Goes the Knighthood.
Il fuoriclasse nordirlandese, dopo la parentesi simil-fantasy di Foreverland, torna infatti ad assecondare la sua vena più eloquente e giocosa, dilagando (è il caso di dirlo: sessanta minuti per sedici canzoni!) in un album-affresco pieno zeppo di storie, allegorie e personaggi.