Primitive Lips

Agnese Sbaffi per TRISTE©

Crediamo di intenderci;
non ci intendiamo mai.
(Pirandello)

Abbiamo tutti dentro un mondo di cose, ciascuno il suo.

Nelle mie parole c’è il senso e il valore delle cose come sono nel mio mondo, inevitabilmente diverso da chi le ascolta o le legge con il senso e il valore delle cose che sono nel suo mondo. È un mistero che non si scioglie mai se non con la voglia di trovare una prossimità, se non di senso, almeno di intenti.

E se questa voglia non c’è o non è condivisa? Basta alzare un po’ il volume della musica, chiudere tutto e cercare un momento di pausa. Una bolla sicura in cui rifugiarsi un attimo e fare ordine.

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Willie J Healey – 666 Kill

Agnese Sbaffi per TRISTE©

Se esistesse un contatore per le parole che ognuno usa più spesso il mio segnerebbe, per l’anno in corso, un record di “urgenza”. Sono sicura che anche rimettendo insieme le recensioni per TRISTE© se ne troverebbe una conferma.

È una bella parola, con un bel suono e vibra di un’ambivalenza che la rende positiva in potenza (sì ok, anche potenzialità è una parola che ho usato molto).

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Scott Matthew @Largo Venue – Roma, 06/11/2018

Agnese Sbaffi per TRISTE©

Il cantautore australiano di base a New York, Scott Matthew, è in tour in Italia per presentare il suo nuovo album, Ode to Others.

Quattro date che partono da Roma, Largo Venue il 6 novembre.

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Advance Base – Animal Companionship

Agnese Sbaffi per TRISTE©

Secondo M. Recalcati l’opera d’arte si confronta con ciò che si sottrae all’immagine, quindi come rappresentare l’irrappresentabile? Come raffigurare l’irraffigurabile? Come esprimere l’inesprimibile?

Perchè è ovviamente questo che cerchiamo più o meno tutti, più o meno consapevolmente. Qualcuno o qualcosa che ci traduca in pensiero e parole di senso compiuto. Una trascrizione, un riconoscimento.

Non sono io che vedo l’opera ma è lei che mi vede, è il libro che mi legge ed è il disco che mi ascolta.

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Tunng – Songs You Make at Night

Agnese Sbaffi per TRISTE©

Una notte d’agosto mi aggiravo allegra in cerca di un bagno pubblico tra le stradine di Aliano, durante il festival di paesologia La Luna e I Calanchi.

Ho seguito un cartello stradale che indicava Toilette Donne fino a un piccolo slargo dove, tra la fontana comunale e il bar Brillo Parlante, un altro cartello con la stessa scritta suggeriva di scendere le vicine scale.

Dopo qualche ora sono tornata e sullo stesso cartello accanto al Brillo Parlante c’era scritto Toilette Uomini. Non ero sola (fortunatamente!) e quando ho guardato Arianna anche lei era a bocca aperta. Siamo scoppiate a ridere senza avere la minima idea di cosa fosse successo.

Questa è stata la mia estate: surreale.

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