Florist – Emily Alone

Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

La solitudine è vista, in genere, con una accezione negativa. Qualcosa di non lontano dalla depressione o, nella migliore delle ipotesi, come timidezza o avversione verso gli altri.

Ma la solitudine può essere una dimensione estremamente positiva, in cui ci si riappropria dei propri pensieri, del rapporto con dei luoghi e con delle sensazioni. Un momento in cui ricaricarsi, ri-centrarsi e da cui ripartire proprio per riaprirsi con maggiore energia e consapevolezza agli altri.

E in questa società, riuscire ad essere soli è sempre più complicato.

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TRISTE © #Marsiglia – Top 10 2017

Avete presente quelle scarpe che avete comprato per il matrimonio del vostro amico, o la giacca acquistata per quella serata particolare? E che dire dei mocassini per quell’occasione mondana? Ho speso soldi e tempo, a volte inutilmente, per essere all’altezza di certe situazioni. O per crederlo. Non me ne rammarico, anche la più infima delle esperienze, ci porta qualche sensazione: sentirsi vivi è l’unica cosa che conta.

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TRISTE© #Roma – Top 10 2017

Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Quest’anno, più di altri, è stato per me un anno complicato.

Tanti cambiamenti al lavoro. Più responsibilità ma anche, banalmente, più cose da fare. Situazione di certo non migliorata dalla mia incapacità di rifiutare qualsiasi cosa ritenga vagamente interessante.

E poi, ovviamente, c’è anche tutto il resto.

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Florist – If Blue Could Be Happiness

Fiamma Giuliani per TRISTE©

È evidente che viviamo in un’epoca in cui dominano l’apparenza, la spettacolarità. In cui una certa aggressività sociale è sinonimo di successo e di voglia di arrivare; in cui abbiamo facile accesso a una quantità enorme di informazioni, di dati, di oggetti.

Tutto ciò non è un male, se non fosse che – in mezzo a questo continuo bombardamento – la necessità di essere aggiornati spesso porta alla trascuratezza e la frenesia di assaggiare le novità rende poco accurati e impedisce di andare in profondità.

Il rischio è quindi di perdere qualcosa per pigrizia, fretta, poco tempo a disposizione; di trascurare il piacere di fermarsi ad assaporare, di essere sbrigativi con quello che non conquista la nostra attenzione immediatamente.

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