Fiamma Giuliani per TRISTE©
Non c’è nulla di più rassicurante che restare rinchiusi nella propria comfort zone: ciò che è noto non spaventa, non fa mettere in discussione punti fermi, non destabilizza, non affatica. L’ipotetico e strisciante senso di noia insito nella reiterazione del conosciuto viene messo da parte per pigrizia o comodità e alla fine si apprezza la bellezza di andare sul sicuro.
Musicalmente parlando, nella mia comfort zone ci sono i cantautori alla Bon Iver prima maniera: un folksinger quasi archetipico, tutto chitarra acustica, voce e brani struggenti e intimisti, con uno strepitoso album di esordio concepito nei boschi del Wisconsin.