Ci sono cose che alterano inevitabilmente il mio umore. Tipo l’Acea che non si accorge per due anni che mi ha cambiato il contatore e continua a mandarmi bollette riferite al vecchio (per i fan delle mie peripezie con l’Acea: magicamente tutto si è risolto). Tipo l’incapacità di fare uno scheduling preciso delle corse da parte dell’Atac.
Tutto questo (e molto altro) genera in me due sentimenti opposti: da un lato vorrei riuscire ad incazzarmi sul serio, dall’altro vorrei essere come il mio amico Giacomino che riesce a farsi scivolare addosso le cose e vivere sereno.
Ovviamente non sono in grado di mettere in pratica nessuna delle due alternative. Riesco solo a far aumentare la gastrite.